fbpx

Oggi condivido un elemento che ho sempre odiato, ma senza il quale ho scoperto che NON è possibile creare un rapporto di coppia profondo, autentico ed appagante. Sto parlando della vulnerabilità, intesa come la volontà di mostrare le proprie debolezze.

Mostrare la propria vulnerabilità è un pò come pagare le tasse: ognuno vorrebbe che lo facessero gli altriA. Reif   Condividilo su

Con questo articolo imparerai perchè è così difficile essere vulnerabile con il proprio fidanzato/a, marito o moglie e come fare a condividere le proprie debolezze, senza rimanere feriti.

Perchè ci fa tanta paura la vulnerabilità ?

Per capirlo dobbiamo capire come l’essere umano è arrivato a dove siamo oggi. Benchè come scienza e progresso negli ultimi 150 anni abbiamo fatto un balzo avanti enorme, dal punto di vista dell’evoluzione della specie umana, che si è evoluta moooolto lentamente nel giro di milioni di anni, un lasso di tempo di 150 anni sono assolutamente niente. Di fatto il nostro cervello, cioè la “centralina” che ci fa prendere le decisioni, è rimasta quella di migliaia (se non addirittura di qualche milione) di anni fa, quando vivevamo nella savana in piccoli gruppi e il nemico numero uno per la nostra sopravvivenza era rappresentato da qualche feroce animale con i denti a sciabola.

In quelle condizioni, se non avessimo vissuto in un gruppo (tribù), nella quale ci si aiutava a vicenda e in cui ognuno contribuiva a modo suo, non ce l’avremmo fatta a sopravvivere da soli. Il cervello umano per far sì che potessimo sopravvivere, si è evoluto selezionando dei meccanismi e dei comportamenti che favoriscono l’aggregazione in piccoli nuclei e ci facesse temere di abbandonare il nostro nucleo di persone (tribù/famiglia).

Ti è mai capitato di vedere (non dico in prima persona, ma semplicemente un amico 😉  ) che avesse avuto paura di una delle seguenti situazioni ?

  1. chiudere una relazione di coppia in cui non possiamo essere noi stessi
  2. lasciare la casa genitoriale alla fine dell’adolescenza
  3. mostrare le proprie debolezze al proprio partner, coniuge, amici o colleghi

Suonano familiari ?

Beh, la prima e la terza a me assolutamente sì, come ho già raccontato nella mia storia personale.

Ora sei in grado di capire perchè il nostro cervello atavico (quello della savana) cerca di farti evitare – facendoti provare un sentimento così forte come la paura – di abbandondare un “nucleo di persone”: ai tempi della savana il rischio di essere tagliato fuori “dalla comunità”, di rimanere da solo, rappresentava un rischio di morte certa.

Quando parlo di nucleo di persone, esso può essere qualsiasi nucleo in cui tu ti identifichi e nel quale tu trovi sicurezza e supporto, come per esempio: famiglia, la compagnia degli amici, i tuoi colleghi di lavoro, i tuoi compagni di hobby, gli amici del club di calcio ed anche – ovviamente – il tuo fidanzato/a, moglie o marito.

Perchè è così importante essere vulnerabile e mostrare le proprie debolezze

Adesso è chiaro come mai ci risulti così difficile essere vulnerabili mostrando le nostre debolezze, ma perchè mai dovrei fare così tanta fatica emotiva nel superare la paura di sentirmi abbandonato ?

E’ una bella domanda e la risposta sta nel fatto che ogni essere umano (e quando dico OGNI intendo proprio ciascuno di noi, anche quelli che dicono “No, per me non è così”. Fidati di me ) ha bisogno di essere amati.

Ora sai quale è il problema ?

Che per poterti sentire amato, devi prima sentirti accettato dal tuo partner.

Ma c’è un altro problema: come fai a sentirti accettato per quello che sei, se non ti mostri per quello che sei VERAMENTE (lati d’ombra e difetti inclusi) ???

Vulnerabilità

Non hai altra scelta: se vuoi sentirti amato/a per quello che sei, devi prima sentirti accettato. Per sentirti accettato, devi mostrarti per quello che sei veramente: devi avere il coraggio di mostrare anche le tue debolezze.

Hai visto il film (o letto il libro) “Il talento di Mr. Ripley” ?

INIZIO AVVISO SPOILER: se non vuoi sapere come va a finire il film salta direttamene alla FINE dell’avviso.

Nel film girato in Italia nel 1999 (e in cui compaiono come giovani comparse anche Fiorello, Stefania Rocca e Sergio Rubini), l’attore Matt Damon impersona Tom Ripley, un giovane americano educato di modesta estrazione. Con gli amici è allegro, non ha eguali nell’imitare i personaggi celebri, nel cantare e suonare il piano.

Un giorno, ingaggiato come pianista per una festa di ricchi newyorchesi, viene contattato da un armatore, Mr. Greenleaf, perché dietro un cospicuo compenso convinca a tornare negli Stati Uniti suo figlio Dickie (impersonato da Jude Law), il quale vive un esilio dorato in Italia. Tom infatti si è spacciato per un suo compagno di università, avendo indossato un blazer dell’Università di Princeton, che un amico gli ha prestato per l’occasione. Il giovane Tom entra in una gigantesca avventura, raggiungendo Ischia, diventando amico di Dickie e della sua fidanzata Marge (Gwyneth Paltrow).

Tom è incantato dal loro mondo e crede di avervi trovato il proprio paradiso, vivendo alle loro spalle. Ben presto realizza però come tutto sia caduco ed effimero. Dickie è arido, cinico nonché lunatico e comincia ad accusare stanchezza della presenza assidua di Tom, motivata anche dall’inclinazione omosessuale di quest’ultimo.

Durante una gita a Sanremo, Dickie vorrebbe troncare la loro amicizia, ma durante una violenta collutazione in barca Tom uccide Dickie. Tom allora decide di assumerne l’identità di Dickie, ma il gioco si complica. Mentre Tom è costretto a mentire sempre più spesso e a fuggire ai sospetti di amici e alle indagini della polizia, si innamora di Peter (Jack Davenport) e a questo punto il peso di non potersi mostrare veramente per chi è davvero inizia a diventare pesante per Tom. Guarda questo loro dialogo:

Poi incontri una persona speciale e vorresti soltanto consegnare la chiave e dirgli “Apri, dai entra!”

Ma non puoi farlo, perchè è buio lì, pieno di demoni e se qualcuno vedesse come è brutto lì dentro ?

Ricordi cosa ho detto all’inizio di questo articolo ?

Per sentirci veramente amati, abbiamo TUTTI bisogno di essere visti per chi siamo veramente.

Sai come va a finire il film ?

Tom continua a raccontare menzogne e a dover uccidere ancora per non farsi scoprire. Alla fine Tom uccide addirittura lo stesso Peter (l’unica persona che lo amava veramente, pur avendo capito che orrori Tom avesse commesso), perchè Tom non ha avuto il coraggio di aprirsi a lui e dare accesso “a quella sua stanza buia”.

Coltiviamo l’amore quando permettiamo ai nostri sé più vulnerabili e potenti di essere profondamente visti e conosciuti, e quando onoriamo la connessione spirituale che cresce da quell’offerta con fiducia, rispetto, gentilezza e affetto.Brenè Brown   Condividilo su

FINE AVVISO SPOILER

Il film ovviamente drammatizza all’estremo, ma fuori dalla metafora del film, ciò che ho riscontrato anche nella mia esperienza personale è che quando non ho avuto il coraggio di condividere le mie paure con mia moglie, io non mi sono sentito accettato da lei e la distanza tra di noi ha iniziato ad essere enorme (il nostro rapporto ha rischiato di finire).

Ci sono state diverse cose che ho avuto paura di affrontare con mia moglie (paure che mi hanno letteralmente bloccato per tanto tempo), ma ogni singola volta che ho avuto il coraggio di raccontargliele, la mia esperienza personale è stata che ciò ci ha avvicinati.

Questo vuol dire che adesso io riesco a raccontarle TUTTO ?

Assolutamente no: il mio cervello atavico rimane programmato per avere paura dell’abbandono, ma ora la parte razionale del mio cervello sa che ho un gruppo di persone di cui mi fido e con cui posso condividere queste mie paure e rendermi conto che non sono solo in questa paura e questo mi da un enorme supporto (non puoi nemmeno immaginare quanto).

Questo vuol dire che devo parlare di OGNI mia debolezza con CHIUNQUE ?

Assolutamente no: la base per un rapporto di coppia sano, felice ed appagante è un senso di sicurezza. Come ho descritto nella Mappa per creare un rapporto di coppia profondo ed appagante, ciò di cui ho bisogno è quel senso di certezza che anche lei sia impegnata nel rapporto di coppia, che il nostro rapporto sia anche per lei una priorità.

Se non percepissi questo suo impegno, io non troverei il coraggio per esporre le mie debolezze.

Ha senso per te ?

Tu riesci ad essere vulnerabile con il tuo partner e mostrare le tue debolezze ?

Di cosa hai bisogno affinchè tu possa mostrare la tua vulnerabilità ?

Condividilo nei commenti

SCARICA la CHECKLIST e il VIDEO su come liberarti da un RISENTIMENTO in pochi minuti !

SCARICA la CHECKLIST e il VIDEO su come liberarti da un RISENTIMENTO in pochi minuti !

FATTO: entro pochi minuti ricevi una mail !