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Immagina per un momento che io e te siamo ai Caraibi. Il tempo è un sogno: temperatura perfetta, pochissima umidità ed una leggerissima brezza che accarezza le foglie delle palme. Stiamo pranzando vicino ad una piscina e stai ascoltando la musica suonata nelle vicinanze da parte della tua band preferita. E mentre ci stiamo godendo questa giornata perfetta, noti che qualcuno dalla piscina ti sta schizzando con l’acqua: all’inizio solo sulle scarpe, poi più in alto fino a bagnarti le gambe.

Non riesci a vedere la persona perché tra te e la piscina c’è una grossa sedia a sdraio che copre la visuale. Inizialmente ignori gli schizzi, ma inizi ad essere veramente bagnato e ti irriti fortemente e ti alzi dalla sedia per dirgliene 4 a quell’idiota che ti sta bagnando. Non appena tei sei alzato per urlare a quella persona e vedi oltre la sedia, ti accorgi che la persona che ti sta schizzando con l’acqua sta… ANNEGANDO !

Istantaneamente realizzi che tutto questo tempo quest’uomo ha schizzato acqua da tutte le parti nel disperato tentativo di tenere la propria testa fuori dall’acqua. Non stava affatto cercando di bagnare te !

Come ti senti a questo punto ?

Sei ancora arrabiato ?

Ovviamente no, qualsiasi persona sana di mente non sarebbe arrabbiata con una persona che sta lottando per non annegare. Infatti nell’istante in cui ti sei reso conto che stava annegando, non solo è scomparsa la tua irritazione, ma gli hai anche allungato un braccio per aiutarla ad uscire dalla piscina. [1]La metafora della piscina è tratta dal libro Real Love in Marriage di Greg Baer

 

Perchè ho condiviso questa storia ?

1) Quanto tempo ci hai messo a rimpiazzare la tua sensazione di rabbia con l’accettazione ?

E’ successo in un’istante, non appena hai capito che l’uomo stava annegando, la tua rabbia è svanita.

2) Dopo aver scoperto la realtà, quanto sforzo hai dovuto fare per controllare la tua rabbia ?

Nessuno. Quando hai visto che l’uomo schizzava acqua nel disperato tentativo di rimanere a galla, semplicemente la tua rabbia è scomparsa. Non hai avuto bisogno di controllarla o di “lavorare su te stesso”.

3) Cosa ha dovuto fare l’uomo per convincerti ad aiutarlo ? Ha dovuto darti dei soldi ? Ha dovuto chiederti scusa ? Ha dovuto implorarti ?

Ovviamente no, gli hai offerto il tuo aiuto senza chiedere niente in cambio.

Non è straordinario ? Semplicemente comprendendo la vera natura della situazione sei passato dal provare rabbia, al non essere più arrabbiato, fino ad essere incondizionatamente e sinceramente preoccupato per l’incolumità dell’uomo.

Quando capiamo cosa sta dietro agli atteggiamenti indisponenti delle persone a noi care, siamo in grado di realizzare che le persone irritanti stanno semplicemente “annegando”.

Quando la testa capisce, il cuore si apre.Greg Baer   Condividilo su

 

Una confessione

Ecco, io questa ultima settimana l’ho passata bagnando di schizzi d’acqua mia moglie e mia figlia: non è un periodo facile per me (lavoro, salute, coppia). Si lo so, sono scivolato nella modalità vittima e come sempre quando ho poche risorse interne a disposizione, esce il lato peggiore di me (il mio lato d’ombra) ed inizio a diventare musone, ad essere brusco e a stressare la vita a chi mi sta intorno con continue provocazioni. Un inferno per chi mi sta vicino e non ne vado per niente fiero… 🙁

Per fortuna mia moglie e mia figlia (a cui ho raccontato le metafora degli schizzi d’acqua quando aveva 6 anni) sanno che non è che ce l’ho con loro, ma che sono in difficoltà. A seconda di quante risorse anche loro hanno a disposizione, mi supportano e sopportano oppure reagiscono alle mie provocazioni. Siamo tutti umani.

 

Come ringraziare

E’ vero, quando abbiamo parlato dell’uomo che stava annegando e a cui abbiamo allungato il braccio per salvarlo, lo abbiamo fatto senza chiedere niente in cambio. Ciò non toglie però, che possiamo fare qualcosa per chi ci sta intorno e si è dovuto subire tutti questi schizzi d’acqua.

Ciò che ho fatto io è assumermi la mia responsabilità: ho ammesso a mia moglie e a mia figlia che ho avuto un periodo di cacca e che immagino che non fosse facile e divertente trattare con me.

Ovviamente deve essere un gesto sincero, autentico, perchè il “radar” di qualsiasi persona riesce a percepire inconsciamente se stai cercando di manipolarla o se il tuo è un gesto sincero.

Ogni volta che riesco a farlo, noto come inconsapevolmente tirino un sospiro di sollievo e il loro corpo si rilassi. Immediatamente il feeling cambia in meglio e lo strappo si rimargina.

 

BONUS

Ogni persona ha il bisogno di essere riconosciuta, “vista” e capita. Quindi se vuoi fare il miglio in più (come dicono gli americani) puoi interessarti a quale sia stata la SUA esperienza. Per esempio dicendo qualcosa del tipo: “Cara, come è stato per te quando io ______ ?”

 

Note

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1 La metafora della piscina è tratta dal libro Real Love in Marriage di Greg Baer
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