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La mia giornata è iniziata con il fatto che ho tradito la fiducia che una persona aveva riposto in me (non scendo nei dettagli, perchè non ne vado assolutamente fiero e per la privacy della persona coinvolta).

Da lì in poi mi sono comportato di me###@: ero irascibile e scontroso con mia figlia e mia moglie.

Al lavoro ho sparlato di 2 colleghi (altro che rispetto dei “4 Accordi” di Don Miguel Ruiz… 🙁 )

Perchè ne parlo pubblicamente ?

Perchè sono un essere umano e come tale ho sia un lato di luce che uno d’ombra, come qualsiasi altra persona che calca questa terra (promemoria per me stesso quando metto qualcuno su un piedistallo).

Perchè voglio essere coerente (qualcuno dice autentico) e non mostrare solo il mio lato di luce (hai notato che da quando esistono i social media, praticamente TUTTI vivono soltanto vite perfette ?
Non apro nemmeno il capitolo del danno che questa aspettativa di apparire sempre perfetti sta facendo sui giovani (e non).

Perchè voglio assumermi le mie responsabilità ed evitare di fuggire (come invece ho sempre fatto).

Come ho intenzione di uscirne ?

Con il ritorno alle basi:

  1. assumermi la mia responsabilità
  2. visto che c’è stato un conflitto, una rottura, innanzitutto ristabilire il senso di sicurezza con la persona di cui ho tradito la fiducia
  3. validare la sua esperienza (“Visto che ho fatto _____, ha senso che tu ti senta _______ ” )
  4. Guardare in faccia il mio lato d’ombra e affrontare questo disagio immergendomi dentro, anzichè annebbiarlo in Facebook/cibo/computer etc

Ho una richiesta da farti (qualora tu mi abbia letto fino a qui)

Se per caso ti fosse venuta voglia di aiutarmi, NON commettere i 5 classici errori di chi vuole aiutare e cioè:

  1. Non presupporre di sapere come sto e di cosa io abbia bisogno
  2. Non invalidare la mia esperienza (“Non è vero che ti senti una me##@” )
  3. Non incolparmi
  4. Non darmi consigli (“Dormici sopra e vedrai che domani è passato tutto”, “Vedrai che ce la faria”). Non ho chiesto consigli e voglio venirne fuori da solo. Se ho bisogno di aiuto, lo chiedo.
  5. Non salvarmi (“Lascia fare a me”, ) in quanto nessuno può fare questo lavoro per me.

Se vuoi fare qualcosa per me, un “Ti voglio bene“, un sorriso o una carezza mi fa sentire che ci tieni a me e che hai fiducia nel fatto che ne verrò fuori.

Grazie per avermi letto fino a qui, mi fa sentire che ci tieni e che mi accetti per come sono e sono grato di aver potuto condividere come io affronto le mie difficoltà. Se questo fosse di aiuto anche soltanto ad una persona, sono felice.

 

 

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