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Nell’ultimo articolo abbiamo visto che quando il nostro marito, moglie o partner metaforicamente ci schizza con l’acqua, questo non sia un dispetto nei nostri confronti, ma in realtà sia un segnale di richiesta d’aiuto, perchè si trova in difficoltà, perchè ha bisogno di amore.

Ma quale “forma” di amore è veramente d’aiuto in questi casi ?

Quali errori sono da evitare per non fare danni (invece di essere d’aiuto) ?

 

L’APPROCCIO

Siccome vero Amore, quello maturo – per me – vuol dire non solo infatuazione, innamoramento, dopamina, ma anche litigi ed incomprensioni, perciò amare vuol dire non soltanto supportare il proprio partner, ma anche sfidare il proprio compagno ad essere una versione migliore di sè stesso.

Sembra paradossale (e magari se sei permaloso ti offendi pure), ma il miglior modo per aiutare il tuo partner, è non peggiorare la situazione. Quindi vediamo assieme quali sono i 5 errori da evitare assolutamente quando vuoi aiutare il tuo partner.

5 Errori da evitare quando vuoi aiutare il tuo partner

Ci sono 5 azioni che sono assolutamente devastanti, che quando le persone attorno a me le hanno messe in atto, mi sono sempre sentito NON accettato, supportato ed amato.

Se anche tu vuoi evitare di involontariamente far arrabbiare, sentire meno accettato ed allontanare da te il tuo partner è importante che tu riconosca se anche tu commetti questi errori.

 

NON PRESUPPORRE

Parliamoci chiaro, anche se state insieme da 35 anni, tu non sai cosa ha o sta provando il tuo partner.
Tu NON conosci ogni dettaglio della sua esperienza.
Tu NON conosci le sue paure più profonde e non puoi immaginare quale dettaglio (parola, tono di voce, immagine, ricordo etc) faccia scatenare determinate reazioni in lui o lei.
In pratica tu NON sei in grado di entrare nella testa di tua moglie o marito per sapere come interpreta ciò che gli è accaduto o sta accadendo.

Perciò, se ci tieni alla persona che hai davanti, smettila di assumere di sapere cosa sta provando e che esperienza sta vivendo in quel momento !

Sii curioso.
Se ti sei fatto un’idea di come SECONDO TE siano andate le cose e come SECONDO TE credi che lui stia, ammetti che è una TUA PRESUPPOSIZIONE.

Per esempio: “Cara mi sono fatto l’idea che tu _______________, mi aiuti a capire se è quello che è successo/ è come ti senti veramente ?

Nota come con una frase di questo tipo ammetti a priori che non sai come sia stata la sua esperienza e che stai immaginando (“mi sono fatto l’idea che“) e poi chiedi di farti guidare dall’altra persona (“è come ti senti veramente ?“). Non presupponendo (“Tu sei ____ “), ma chiedendo (“E’ così ?“) l’altra persona percepisce la tua curiosità, in quanto la inviti a correggere o integrare la tua immaginazione, qualora non fosse accurata.

Attenzione: il focus è su IO credo/penso/immagino cioè rendi chiaro il fatto che è un tuo “film”, una tua supposizione; NON vengono assolutamente prese bene frasi del tipo TU sei/hai fatto/etc perchè sono un giudizio che tu dai sulla persona.

Ricorda, l’elemento chiave è la curiosità.
E’ la curiosità che fa capire al tuo partner che:

  1. tu non hai la verità in tasca
  2. che ci tieni a lui ed alla sua esperienza

E scusa se è poco 😉

Se viene a mancare la curiosità in un rapporto di coppia, non ci sono più le fondamenta per una relazione autentica. –   Condividilo su

 

NON INVALIDARE LA SUA ESPERIENZA

Questo punto è diretta conseguenza del precedente: visto che NON puoi sapere quale sia (o sia stata) l’esperienza di tuo marito (o moglie), non invalidarla con frasi del tipo: “Non è vero“, “Non è stato così !”
perchè tutto ciò che tu puoi sapere è come è stato PER TE e come TU hai interpretato gli eventi che sono accaduti. Questa è la TUA realtà.

Come sia la SUA, è completamente un’altra storia: NON puoi saperla !

L’unico modo per conoscerla è mostrare sincera curiosità verso quale sia l’esperienza di tua moglie/marito.
Sottolineo l’aggettivo “sincera”: è una cosa che non puoi fingere, perchè abbiamo tutti un innato ed istintivo rivelatore per sgamare se la persona davanti a noi sta fingendo.

 

NON INCOLPARE

Beh, non c’è niente che allontani più 2 persone del lanciarsi addosso le colpe: sono sicuro che tu lo abbia già sperimentato sulla tua pelle… 🙁

 

NON CONSIGLIARE

Specialmente per un uomo come me (ma sono convinto che per le donne sia esattamente uguale), non sopporto quando ricevo consigli NON RICHIESTI.
Capisco che quando sei arrabbiato con tua moglie, ciò che vorresti è che lei facesse esattamente come vuoi tu, ma ti assicuro che più gli dici come si dovrebbe comportare, meno voglia ha di farlo…
(e lo stesso accadrebbe a te a ruoli invertiti, garantito al limone 🙂 )

E’ molto più efficace (e rispettoso) chiedere il permesso: “Cara, vuoi un consiglio o preferisci fare da sola ?

In caso di risposta negativa, accetta la sua scelta (se non sei disposto ad accettarla, è meglio che non chiedi nemmeno).

 

NON SALVARE

Apparentemente sembra la stessa cosa del punto precedente, ma lancia un messaggio subliminale che ha un effetto devastante.

Scena da Casa Reif: sto aiutando mia moglie a preparare qualcosa. Sbaglio qualcosa (oppure non so come andare avanti e chiedo cosa devo fare), mia moglie risponde “Lascia stare, faccio io“.

Quando mia moglie fa così, come io interpreto il suo comportamento è: non sei capace, non mi fido di te e quindi devo farlo io.
La mia reazione in genere è: “Ma vaffa. Quando fai così, sento che non ti fidi di me e a me passa la voglia di aiutarti. Arrangiati da sola.”

Quindi invece di salvare, è più efficace che lasci provare l’altra persona. Al limite chiedi se vuole dei consigli. Anche in questo caso: se la risposta è negativa, accetta la sua scelta (se non sei disposto ad accettarla, è meglio che non chiedi nemmeno).

 

Rilassati perchè NON SEI L’UNICO

Prima di chiudere voglio ammettere che io commetto TUTTI questi errori (specialmente quando sono arrabbiato o risentito) e sto lavorando sodo per sostituire la mia reazione abitudinaria a fare questi errori, con le tecniche che ho esposto sopra (e non hai idea di quanto sia difficile sostituire un comportamento adottato per anni, con uno nuovo che non mi viene automaticamente, specialmente nei momenti in cui sono alterato. E questi sono proprio i momenti in cui io e mia moglie ne abbiamo più bisogno !!!)

 

Tranquillo NON E’ COLPA TUA

Il fatto che tu abbia agito, come hai fatto fino ad oggi, non è colpa tua !
E’ ciò che hai imparato osservando i tuoi genitori e le persone che ti stanno intorno.

E’ già un passo importante se ti rendi conto se adotti questi comportamenti: la consapevolezza ti permette di scegliere come agire, ma questo non vuol dire ancora che tu ci riesca, o che tu ci riesca in un momento in cui sei alterato. E non ti garantisce nemmeno che tu sia in grado di rispondere in un modo nuovo, in modo efficace, che faccia sentire il tuo partner veramente sicuro, visto ed accettato.

Essere consapevole dei miei comportamenti mi permette di scegliere come rispondere –   Condividilo su

Ciò che a me è servito per sostituire i miei vecchi modi automatici di risposta e causati dalla mia rabbia e risentimento, con comportamenti nuovi ed efficaci è stato il fatto di praticare con delle persone, in modo tale da aver già provato questi strumenti PRIMA di doverli impiegare in momenti di difficoltà con mia moglie, mia figlia e colleghi.

Se sei interessato a far parte di questo gruppo di pratica, contattami in privato.

 

Condividi la tua esperienza

Quale di questi errori è quello che ti da più fastidio quando lo subisci ?

Quale è quello che tu commetti più spesso ?

SCARICA la CHECKLIST e il VIDEO su come liberarti da un RISENTIMENTO in pochi minuti !

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