Il risentimento (o rancore) è un’animosità o un atteggiamento di avversione verso un’altra persona. Atteggiamento e sentimento molto comune nel matrimonio e nelle coppie che mina la stabilità e il clima della relazione. In questo articolo imparerai a liberarti di un risentimento in pochi minuti.
In un rapporto di coppia devi trovare il coraggio di essere te stesso, altrimenti rinnegherai chi sei pur di avere un legame e finirai per provare risentimento per il tuo partner. – Jayson Gaddis Condividilo su
Provare risentimento o rancore di solito è conseguenza di una di queste 2 situazioni
1) Quando ti aspetti un determinato comportamento e questo non si avvera
Marco e Lucia sono sposati ed hanno una figlia di 7 anni. Tutti e 2 lavorano: lui è un manager d’azienda e lei un’impiegata da un commercialista. Lucia ci tiene che ci sia almeno una volta al giorno un momento in cui tutta la famiglia è assieme e “presente”. Quindi Lucia si aspetta che tutti e 3 cenino assieme alle 8. Capita che Marco faccia tardi al lavoro e non avvisa Lucia in questi casi. Ultimamente succede sempre più frequente e Lucia ha iniziato a provare rancore per Marco e a causa di questo suo risentimento salta sù per piccole cose e litigano praticamente tutti i giorni. Il meccanismo che fa scattare il rancore di Lucia è: mi aspetto che ti comporti in un determinato modo. Tu non lo fai => io mi arrabbio con te. Ti capita mai ?
2) Quando non sei fedele a te stesso
Roberto e Stefania vivono assieme. Per il pranzo di Natale lei vorrebbe invitare sua mamma perchè Stefania ci tiene alle tradizioni e alla sua famiglia di origine. Roberto non va d’accordo con la suocera. Dopo ogni visita della suocera a casa loro, Roberto e Stefania litigano e lei ci rimane molto male. Lo scorso Natale Stefania, per compiacere Stefano e per paura del litigio post-pranzo, non ha invitato sua madre. Alla fine Stefania ci è rimasta molto male, si sente in colpa nei confronti di sua madre e porta rancore verso Roberto, con conseguente calo del suo desiderio di intimità. Il meccanismo che fa scattare il risentimento di Stefania è: pur di non perdere il legame con TE, per compiacerti o per paura di qualcosa o qualcuno vado contro un mio principio, valore o bisogno. Ho tradito me stessa, la colpa è tua => io mi arrabbio con TE. Ti è mai successo ? Provare risentimenti (o covare rancore) è uno dei 2 maggiori motivi di litigio in una coppia. Se vuoi costruire un matrimonio o un rapporto di coppia autentico in cui entrambi possono essere sè stessi e ci sia mutuo supporto è fondamentale risolvere i rancori e lasciare andare i risentimenti che minano la serenità della coppia. Perciò vediamo come anche tu puoi lasciare andare il risentimento in 3 semplici passi.
Processo di pulizia da un risentimento
- Identifica il tuo risentimento: Sono risentito nei tuoi confronti perchè ________
- Cambia “risentimento” con ASPETTATIVA: Ho l’aspettativa che ________
- Assumiti la responsabilità per l’aspettativa: Ah, IO AMMETTO che ho un’aspettativa che ________
In pratica nel caso di Lucia:
- Identifica: Sono risentita per il fatto che preparo la cena, ci tengo che mangiamo tutti e 3 assieme e tu nemmeno chiami per avvisarmi che arrivi tardi
- Cambia: Ho l’aspettativa che non appena sai che arriverai in ritardo, tu mi avvisi
- Assumiti la responsabilità: Ah, ammetto che ho l’aspettativa nei tuoi confronti che tu mi avvisi, non appena sai che arriverai in ritardo
Poniti sempre la domanda se l’aspettativa è realistica. Ha senso che io mi aspetti questa cosa dal mio partner ? Inoltre poniti anche sempre la domanda se hai espresso chiaramente la tua aspettativa e se è stata capita. Nel caso che il risentimento sia conseguenza di un accordo non rispettato, è necessario rinegoziare l’accordo, oppure assumerti la responsabilità della tua parte. Un modo per affrontare la questione potrebbe essere Ehi avevamo un accordo. Tu non lo stai rispettando e io provo risentimento nei tuoi confronti. Nel caso di Stefania il processo di pulizia dal risentimento potrebbe prendere questa forma:
- Identifica: Sono risentita per il fatto che non hai voluto mia madre al pranzo di Natale
- Cambia: Ho l’aspettativa che invitiamo mia madre al pranzo di Natale
- Prenditi la responsabilità: Ah, io ho l’aspettativa che invitiamo mia madre al pranzo di Natale, tu non vuoi e per questo sono arrabbiata con te
E’ un TUO problema (NON suo) !
L’altro giorno ho sentito un consiglio, a mio avviso, pessimo. Una persona consigliava “Se provi risentimento per il tuo partner, mollalo !” Auch, sono in totale disaccordo con questo approccio: provare rancore verso il tuo partner è un TUO problema, NON suo ! E’ vero che lasciando il tuo partner proverai un senso di sollievo temporaneo, ma il tuo risentimento ti seguirà come un’ombra, finchè non lo affronterai e lascerai andare. Inizia quindi a vedere il risentimento come un’opportunità per conoscere te stesso, crescere e avvicinarti al tuo partner creando una relazione autentica.
Individuare e lasciare andare i risentimenti verso il tuo partner sono un’opportunità per conoscere te stesso, crescere e avvicinarti al tuo partner creando una relazione autentica. Condividilo su
Prossimi passi
Se tu stai provando rabbia o rancore per il tuo partner, stai sprecando un’enorme ed inutile quantità di energie. Ti propongo questa piccola sfida:
- Segui i 3 passi Identifica-Cambia-Prenditi la responsabilità.
- Vedi come ti fa stare
- Condividilo nei commenti
Se trovi difficoltà a farlo, puoi condividerlo nei commenti o contattarmi in privato. Se invece tu sei la causa del risentimento, e ci tieni a ricostruire il rapporto, ti suggerisco di validare l’esperienza del tuo partner e di assumerti le tue responsabilità (se ce ne sono).
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Ciao, ho provato a fare l’esercizio ma purtroppo quando faccio il terzo step mi resta ancora il risentimento. Non so come posso fare.
Può dipendere da diversi fattori, come per esempio se ti sei assunta veramente la responsabilità di quale sia la TUA aspettativa, oppure dal fatto se ci sono tutta una serie di fattori per cui tu provi risentimento per il tuo partner (e tu hai finora ammesso a te stessa soltanto una parte di queste aspettative a te stessa). Hai presente quei litigi in cui parte la dinamica del “E poi tu non hai fatto questo, e questo altro e quell’altro ancora… !” In quel caso il motivo del risentimento (cioè le aspettative disattese che ci stanno sotto) sono più di una.
E se il risentimento va avanti da tempo,e oramai è ben radicato in me,può servire questo esercizio?
Ciao Marta,
c’è un’unico modo per scoprirlo: facendolo.
ciao
Alexander
Vi prego, l’apostrofo al maschile no: un atteggiamento (senza apostrofo), un unico modo (sempre senza apostrofo). Rispettiamo la lingua italiana, grazie. Complimenti però per l’interessante testo proposto.
Ciao Anonimo,
il primo apostrofo l’ho corretto, grazie.
Il secondo non lo trovo: la parola “unico” non compare nell’articolo.
Grazie e ciao
Alexander
“Un unico” modo è in uno del tuoi commenti ;D purtroppo questa brutta abitudine dell’apostrofo sta dilagando ovunque. Diffondiamo la corretta scrittura, bellissima!
E complimenti per il sito, con o senza apostrofo bello e dannato